La maggior parte degli affitti commerciali più ampi e articolati sono nei dintorni della città, dove le aree sono più spaziose e consentono un importante afflusso di utenti. Ciononostante, alcuni uffici sono stati ricavati in edifici moderni o completamente rinnovati, proprio nel centro cittadino. Nati dalla conversione di abitazioni residenziali in spazi commerciali, molti uffici si trovano in stabili in cui coesistono con appartamenti normalmente abitati da famiglie.
Quando si è interessati ad affittare un ufficio che non è in ottime condizioni e quindi necessita di alcuni interventi di ripristino, spesso ci si accorda affinché, a fronte di uno sconto per le prime annualità di locazione, l’inquilino prenda in carico i costi della ristrutturazione e si occupi di seguire i lavori. In questo modo rimangono soddisfatte le esigenze dell’inquilino e si solleva il proprietario dalla cura dei lavori. Qualora la società conduttrice non sia già avviata da tempo o quotata in borsa, la proprietà richiede spesso una garanzia bancaria/fideiussione a copertura dei pagamenti dell’affitto.
Contratti di affitto
La durata del contratto commerciale italiano è di 6 anni, rinnovabile per ulteriori 6 anni. A questo proposito è davvero importante accordarsi subito relativamente alla conclusione del contratto locativo oppure al recesso: proprio questo argomento spesso diventa motivo di conflitto e di innumerevoli controversie in tribunale. Normalmente le scadenze dei pagamenti sono trimestrali e anticipate; il deposito cauzionale è pari a 3 mensilità di solo canone. Questa somma viene conservata dal proprietario a copertura di eventuali danni che dovessero accadere nel corso della locazione. In alternativa è accettata la garanzia bancaria per lo stesso importo. Per immobili signorili di grande pregio, è abbastanza comune che venga richiesta una garanzia maggiore che possa assicurare la proprietà anche per quanto riguarda i doveri economici.